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Villa Berti



Villa Berti

Percorrendo il tratto che raggiunge l’incrocio della strada per Treppo Grande non si può non accorgersi della presenza, sulla sommità di una collina, di una casa simile ad un castello medievale, che i bujesi hanno appropriatamente definito “el cjscjelut” di Collosomano. Posto su un pianoro del Colle Baldo, l’insieme villa-parco-collina costituisce uno dei luoghi più suggestivi dell’intero paese;  dalla torre, alta circa 18,50 metri, è possibile osservare tutto l’anfiteatro morenico ed è per questo motivo che durante la seconda guerra mondiale l’edificio divenne presidio delle forze armate tedesche, russe, inglesi e americane. L’edificio fu costruito nel secondo decennio del XX secolo (1922-1928), sulla base del  progetto attribuito all’architetto Cesare Pascoletti, originario di Povoletto dove era nato nel 1898. Laureatosi al Politecnico di Torino, intorno al 1925 progetta la villa Della Giovanna a Buja seguendo uno stile architettonico che non rispecchia in alcun particolare la tradizione locale. L’edificio ricorda le ville e villini della Torino dei primi del Novecento, dove Pascoletti aveva studiato. In questa sono presenti diversi elementi di pregio architettonico: il pavimento dell’atrio in mosaico, i fori sulla facciata di diversa tipologia e finemente decorati, i cornicioni sagomati, i parapetti delle terrazze in mattoni faccia a vista con merlature, i muri esterni del sottotetto decorati con pitture a motivi geometrici e le statue sui muretti di contenimento esterni. A seguito del terremoto del 1976, il fabbricato ha subito gravissime lesioni e i proprietari hanno dovuto abbandonarlo al punto da essere ormai ridotto a un rudere. Nel 1998 il dott. Berti, capace imprenditore di origine torinese, affascinato dalla sagoma della villa, decise di acquistarla e restaurarla per riportarla all’antico splendore.