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Mulino Pastôr - San Floreano



Mulino Pastôr - San Floreano

Il territorio di Buja è caratterizzato dalla notevole presenza di corsi d’acqua, che costituiscono una fonte continua e gratuita di energia. Negli ultimi tre secoli venne sfruttato il nostro corso naturale e costante, il fi ume Ledra, lungo il quale, e sulle rogge derivate, sorsero dapprima mulini e segherie e poi anche offi cine meccaniche (batafi êr). Ancor oggi, transitando sul ponte che scavalca la roggia a S. Floreano, si vede una suggestiva ruota a pale, ferma ormai da alcuni anni. E’ tale la sua maestosità e pittoricità che ha ispirato una delle più signifi cative opere di Bruno Lucardi. E’ il mulino di Pastôr che rimaneggiato e ammodernato col passare degli anni è stato effi ciente fi no al 1970, quando fu chiuso perchè la sua gestione non era più sostenibile, come avvenne per la maggior parte
dei piccoli mulini. Della struttura originaria il mulino conserva il corpo base parallelepipedo, su cui fu operata in seguito una sopraelevazione per l’esigenza di collocare nuovi macchinari; successivamente fu aggiunto un avancorpo tettoia, probabilmente negli anni ‘50 come suggerisce la sua tipologia. Altro elemento originario interessante è l’icona fatta inserire dai Savorgnan (affrescata con le loro insegne) al primo piano della facciata.