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Villa Rubeis Masieri



Villa Rubeis Masieri

La villa sorta verso la fine del ‘600, per volontà della famiglia Filittini, passò in proprietà agli Andreuzzi, ai de Rubeis e infine ai Masieri, i quali la lasciarono all’Unione Italiana Ciechi,  che vi istituì una casa di riposo per ciechi anziani (una delle due esistenti in Italia). Con il terremoto, l’immobile ha subito gravi danni, ma la Banca Popolare di Milano ha provveduto ha finanziarne la ricostruzione. Edificata su un poggio ameno, circondata da campi e boschi, gode di uno splendido panorama. In quel posto vi era un tempo un castello, le cui tracce si possono trovare sul retro della villa, dove esiste un torrione dimezzato. La villa si presenta con uno splendido portale in pietra grigia, che si dilata fino a comprendere la parte inferiore di due lesene, le quali racchiudono la parte principale della costruzione. Sopra il portale vi è una bella finestra ad arco con balaustra e piccolo timpano a conchiglia, che inquadra lo stemma nobiliare. Sopra ancora un altro timpano con al centro un’apertura circolare. Una balaustra a colonnine in pietra corre lungo tutta la facciata, le cui finestre sono rettangolari al piano terra e  gotico-veneziano al piano nobile. Il salone centrale occupa due piani, come in tante altre ville venete,  era in origine la sala della musica, con loggia per l’orchestra e antiloggia per gli spettatori. Tra la costruzione e il cancello vi è un vasto giardino, lasciato senza alberi per permettere di osservare il panorama circostante.