Chiesa Sacro Cuore - Tricesimo
Titolo recente ed arbitrario dell’antica cappella gentilizia del Castello. Si tratta di un preesistente torrazzo dell’apparato difensivo del castello, ridotto ad oratorio sul principio del Cinquecento. Aula rettangolare (irregolare) a due piani sovrapposti, con rispettive absidi e volte a botte. Porta d’ingresso di tipo settecentesco sul piano superiore, e scaletta interna d’accesso alla cappella sottostante; finestrelle ad ampia strombatura nel grosso muro perimetrale; una finestra settecentesca sul fianco destro del piano superiore. Affreschi assai deteriorati di mano di Pomponio Amalteo (1530 circa) in entrambi gli ambienti (nell’aula inferiore, dipinti anche d’altra mano).