TREPPO GRANDE

Centro di origine romane: di qui passava la strada che raggiungeva la Julia Carnica a Bueriis. Il toponimo deriva dal vocabolo latino trep, che significa sentiero, o da trivius, che significa incontro di strade. Le origini dell’abitato di Treppo Grande sono molto remote: dagli scavi archeologici, effettuati a più riprese, pare risalgano ai Celti, che qui si erano stabiliti fin dal III-IV sec. a.C., mentre i Romani compaiono in questa zona intorno al 180 a.C., con insediamenti predisposti allo scopo di contenere le immigrazioni delle popolazioni germaniche. Nel corso del Medioevo la gran parte delle cittadine friulane, compresi i borghi che oggi costituiscono il Comune di Treppo Grande, era compresa nel Patriarcato di Aquileia (Patria del Friuli), retta da un alto rappresentante ecclesiastico, il Patriarca. A partire dal XII secolo, venne a crearsi un nuovo tipo di organizzazione, parallela a quella feudale: si tratta del Comune, una struttura che permetterà a certe classi sociali di partecipare in misura sempre maggiore all’amministrazione della cittadina e dei territori. Il Patriarcato di Aquileia, dilaniato dai contrasti interni, cadde nel 1420, ad opera della Repubblica di Venezia. Questa durò fino al 1797, quando una delle clausole del trattato di Campoformido, che pose termine alle vicende belliche tra i francesi e l’Impero Asburgico trasferendo il nostro territorio all’Austria, in seno alla quale rimase fino all’annessione di gran parte del Friuli al Regno d’Italia.

Il comune è composto oltre il capoluogo da cinque frazioni, elencate seguendo l’ordine sud-nord: Vendoglio - Treppo Piccolo - Carvacco - Zeglianutto – Zegliacco. Questo paese del Friuli pedemontano, si trova incastonato nell’ampio anfiteatro formato dalle Prealpi Carniche e Giulie. La posizione geografica, proprio nel centro della regione, assicura una relativa vicinanza ai variati paesaggi morfologici friulani: dalle colline moreniche, nelle quali Treppo Grande è immerso, alla pianura della Bassa friulana, ai laghi della Pedemontana, alle montagne carniche. Il comune sorge tra dolci ondulazioni di origine morenica, composte 9000 anni fa dall’accumulo di detriti prodotti dall’effetto dei ghiacciai e successivamente modellate dall’azione congiunta degli agenti atmosferici e dei corsi d’acqua. Il territorio del Comune è solcato dai fiumi Cormôr e Urana-Soima, che scaturiscono dall’anfiteatro morenico e presentano un regime variabile a seconda delle stagioni.