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Feletto Umberto



Feletto Umberto

Il toponimo porta con sè l’orma forse più evidente di un passato davvero lontano. “Feletto” deriva dal latino “filictum”, “felceto”, con chiaro riferimento alla fitta vegetazione che un tempo caratterizzava questo territorio. La denominazione appare per la prima volta in un documento del 1293: “in loco qui dicitur Felet”. “Umberto” è stato invece aggiunto nel 1867, in omaggio all’erede dei Savoia (diventato poi re nel 1878). Da ricordare la primitiva chiesetta di S. Antonio Abate (sec. XII-XIII), posta su un rialzo di fronte all’odierna parrocchiale (metà sec. XVIII), e demolita in quanto pericolante verso la fine del Seicento. L’annesso campanile è stato abbattuto nel 1935. Dapprima “villa comune”, verso la metà del XVII secolo venne rilevata dai conti Caiselli di Reana, che ne esercitarono la giurisdizione civile. Dal 1807 diventò comune autonomo. Dopo alterne vicende, nel 1928 fu unito a quello di Tavagnacco. Dal 1956 è sede municipale.

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