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BUJA



BUJA

Il nome del luogo, in friulano “Buje”, deriva dall’alto medievale Buga o Boga, col significato di “conca” o “avvallamento”. La località fu sede di un villaggio neolitico come documentano alcuni reperti risalenti all’Età del Bronzo, e quindi del Castrum Buga di epoca romana posto a guardia di un importante nodo viario. La prima documentazione certa riguardante questa località risale al 792, quando viene citato il nome Boga riferendosi alla chiesa di San Lorenzo, situata entro la cinta dell’antico maniero. In quell’anno, infatti, Carlo Magno concedeva la chiesetta castellana al patriarca Paolino II. Il castello di Buja è citato, per la prima volta, nel diploma del 983 in cui l’imperatore Ottone II confermava al patriarca Rodoaldo il possesso del fortilizio. Durante i secoli XIII e XIV la gastaldia di Buja ebbe vita travagliata. Divenuta feudo della Chiesa d’Aquileia, nel 1341 il patriarca Bertrando di Saint Geniès concede la gastaldia a Vicardo di Colloredo. Nei secoli il borgo seguì il destino del castello che fu oggetto di molteplici assedi, che dopo la conquista veneziana passò ai Savorgnan che lo mantennero fino al 1797.

Il comune di Buja è l’unione di 49 tra borghi e frazioni che formano il territorio comunale, ma nessuna di esse porta il nome del paese, le più importanti, seguendo l’ordine sud-nord, sono: Tonzolano, Avilla, Ursinis, Tomba, San Floreano, Santo Stefano (capoluogo), Collosomano, Monte, Madonna, Urbignacco. Questo paese del Friuli centrale è inserito entro un semicerchio di colline moreniche e deve la sua varia conformazione ai movimenti dell’Eocene, periodo geologico in cui emersero, dopo il ritiro dei ghiacciai, alcuni spuntoni di marne e conglomerati. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di diversi rilievi (Monte, Zus, Urbignacco, Ponzale, Baldo, Masanet, Pravis) ed è attraversato da diversi corsi d’acqua, tra i quali il fiume Ledra ed il Rio Gelato ad ovest, Cormôr e Corno a sud-est. Il termine “Buja” trae origine da “Buca” che identifica un avvallamento situato nei pressi di Sottocostoia denominato Pidicuel che ospitò i primi insediamenti dell’uomo nell’età neolitica. Attraverso i secoli “Buca”, “Buga” o “Boga” (altre modificazioni del toponimo nei secoli), vive una storia i cui indizi testimoniano presenze prelatine, romane, longobarde e franche.